Sfidando le pessime previsioni del tempo abbiamo trascorso il ponte del primo maggio in montagna con amici. Il clima comunque freddo ma con sprazzi di sole alternati a pioggerellina ci ha permesso di stare fuori per gran parte delle giornate.
E' stato un tempo fatto di tutto e di niente ma soprattutto di giochi di bimbi all'aria aperta.
Un tempo di passeggiate e corse in bicicletta, di pistole fatte con un rametto e poi dipinte con i pennarelli, di palle tirate sul prato davanti a casa con due alberi a fare da porta.
Un tempo di gare con le macchinine sopra improvvisati muretti di pietre, é stato tirare i sassi nel torrente e costruire un vulcano con la sabbia del parco giochi.
"Mamma come si chiama il vulcano che c'é a Milano?" "A Milano? A Milano non ci sono vulcani. E' a Napoli e si chiama Vesuvio"
E' stato giocare a nascondino con mamma e papà, e papà che fa finta di non arrivare in tempo a toccare casa, e la bimba che non conosciamo che chiede di giocare con noi, e mamma che si nasconde maldestramente dietro un albero, e ancora ridere tantissimo, di niente...
E poi un attimo dopo, pensi a quanto durerà ancora e speri per sempre e che per sempre possano divertirsi con due sassi e un pezzo di legno, o un ramo d'albero curvo che sembra un punto interrogativo e un grande uncino per catturare i nemici.
E speri che non arrivi mai il momento in cui tutto questo li annoierà a morte e chiederanno solo di poter accendere la tele, o il pc, o la play station o qualsiasi altra diavoleria elettronica che li alieni da questo meraviglioso mondo.
Speri che non arrivi mai, ma sai che sarà così, prima o poi, speriamo poi....
Nessun commento:
Posta un commento