venerdì 23 marzo 2012

John Travolta

La maestra dei nanetti mi ha chiesto davanti a tutti i genitori alla fine di una riunione di classe se il pipistrello possiede un paio di pantaloni leopardati.
Questo perché la nana l'ha ritratto così, in un improbabile posa alla John Travolta...
Con un certo imbarazzo le ho risposto che no, non mi risulta possegga un paio di pantaloni del genere.
E' pur vero che nella porzione di armadio del pipistrello e da lui personalmente gestita si possono trovare indumenti vintage di vario genere: una cravatta rossa con i fumetti, qualche maglione simile al maglione con il cervo davanti indossato da Colin Firth nel film Bridget Jones, completi giacca e cravatta probabilmente risalenti agli anni 70.
Se solo potesse esporli al mercatino di Camden Market a Londra farebbe un affarone.
Però con i pantaloni leopardati no, proprio non me lo vedo.
Neanche la maestra, che si é fatta delle grasse risate davanti allo sguardo fra il perplesso e il risentito della nanetta.

venerdì 16 marzo 2012

Tentazione irresistibile


Ebbene si, non ho potuto resistere, non ce l'ho fatta e ho cliccato.
Non ho saputo resistere all'ultima tentazione delle offerte d'acquisto.
Ho comprato un abbonamento a 6 mesi di palestra/piscina open tutto compreso ad un prezzo stracciato pensando che se anche ci dovessi andare solo una volta al mese sarebbe stato comunque molto conveniente.
Era da un po' di mesi che aspettavo quest'occasione e già me n'ero lasciata sfuggire una qualche tempo fa.
Nella mia prima vita mi é sempre piaciuto tenermi in forma. Non che sia mai stata una sportivona accanita però un minimo di tonicità e resistenza!!
Poi ci sono stati gli anni in cui il pipistrello pagava la mia e la sua iscrizione ad una strepitosa palestra vicino a casa per cui abbiamo continuato ad elargire una sorta di beneficienza pagando e non andandoci quasi mai...
Adesso che stramazzo al suolo distrutta dalla stanchezza e mi trascino con la schiena a pezzi sento un disperato bisogno di tirarmi un po' su.
L'anno scorso - per un breve periodo per carità - avevo stoicamente iniziato a fare ginnastica un quarto d'ora ogni mattina. Avevo ripescato un manualetto che ha la pretesa di rimetterti in sesto con una serie di esercizi graduali che devono essere eseguiti esattamente utilizzando al massimo 15 minuti. Meraviglioso... peccato che io non abbia avuto la costanza di proseguire fino ad ottenere la forma perfetta... non staremmo qui a parlare di palestre.
E adesso? Adesso devo riuscire ad andarci. Già il verbo 'devo' mi suona male e soprattutto mi suonano male i commenti di tutti i sabotatori di cui é piena la mia vita.
Colleghi, amici e parenti che mi sfottono convinti che non ce la farò...
Si sbagliano di certo.
La prima settimana sono passata a vedere il posto e a prendere la scheda con gli orari dei vari corsi.
La seconda settimana ho pensato quali potrebbero essere i momenti migliori per andarci.
La terza settimana mi sono un po' ammalata e quindi non era mica il caso di aggravare il mio stato di salute.
Oggi é arrivato l'addebito sulla carta di credito e ancora non ho messo piede in palestra o piscina. Devo ancora riesumare la borsa e verificare se dispongo di un abbigliamento adeguato. Probabilmente non ho neanche più un costume da piscina degno di questo nome. Posso andare in piscina col bikini della scorsa estate?
E le scarpe? Dovrebbero ancora andare bene quelle che possedevo sei o sette anni fa..
Il pipistrello porta avanti una meravigliosa tattica di resistenza passiva.
"Ma fai benissimo. Vai pure quando vuoi.... magari nell'intervallo di pranzo?"

lunedì 5 marzo 2012

Non parlare con gli sconosciuti

Sono stata in montagna con i bambini nelle vacanze di carnevale. Solo io perchè il pipistrello aveva impegni notturni di lavoro e ci ha spediti e impacchettati il sabato mattina con macchina mia stracolma di ogni ben di dio.
Una mattina, tra l'altro nell'unica giornata di tempo brutto e freddo con nevischio e temperature sotto zero, ho portato i nanetti sulla neve.
Il nano grande scia e quindi sono andata a prendergli il biglietto per il baby e ho lasciato qualche minuto i nani gemelli da soli sulla pista di bob a fianco.
In realtà mentre armeggiavo con gli scarponi e aiutavo il grande a partire vedevo comunque la tutina rosa della nanetta lì a pochi metri da me.
Compiuta l'operazione imbarco sul baby mi sono riaffacciata sulla pista da bob e ho visto con orrore il nanetto piccolo sdraiato nella neve con la sua tuta rossa e circondato da tre o quattro adulti sconosciuti.
Un tuffo al cuore e mi precipito da lui per vedere se é stato investito da una slitta o é caduto o cosa caspita possa essere successo. Lo tiro su mentre mi guarda attonito e non risponde alle mie domande...
Finalmente riesco a prenderlo in braccio e ci avviamo verso l'unico posto riparato e al caldo, ovvero la casetta dove affittano gli sci. I premurosi soccorritori mi accompagnano portandomi il bob, lo zainetto, la nanetta al seguito e mi chiedono se non sia il caso di chiamare un ambulanza.
Nessuno ha visto che cosa sia successo, solo l'hanno trovato sdraiato nella neve e hanno giustamente pensato che stesse male. Per di più lui non proferisce verbo e non ha potuto confermare se ci fosse o meno qualche problema.
Io sentendomi madre degenere cerco di giustificarmi per averlo lasciato qualche minuto e rischiato che chiamassero polizia e ambulanze e io finissi in prigione per abbandono di minore.
Non appena lo siedo sulla panchina della casetta, al calduccio, gli ritorna immediatamente la parola e come sospettavo non ha un bel niente.
Solo aveva freddo alle manine e ha deciso di sdraiarsi nella neve..
La sorella mi conferma che ha cercato di spiegarlo a quei signori che lui aveva solo un po' freddo alle mani..
Quando cerco di spiegargli che almeno deve rispondere se qualcuno gli chiede se sta male o se é caduto, e perchè non ha parlato con le persone che volevano assisterlo il ribaldo mi grida un po' isterico: "Perchè non li conoscevo!!!"
Il ragionamento non fa una grinza...