martedì 18 dicembre 2012

Pensieri lampo



Nanetta prima di dormire:
Mamma non riesco a pensare a qualcosa di bello che mi è successo oggi... ho fatto solo la monella!

Nanetto in macchina con papà andando a scuola
Guarda papà le ali del cavallino cambiano colore con la luce del sole!! ... Papà? E' bella la vita!

Natalitudine


Manca una settimana a Natale.
E' da un mese almeno che i bambini chiedono quanto manca a Natale.
Gli anni scorsi preparavamo sempre noi il calendario dell'Avvento.
Quest'anno invece l'abbiamo ricevuto in regalo da un'amica e dalla sua famiglia. Compresa dotazione completa di dolcini e sorpresine varie per tutto il periodo!!
L'anno scorso aveva regalato ai bimbi un laboratorio di quilling, ovvero l'arte di decorare con sottili striscioline di carta (vedi i vassoietti natalizi qui di fianco).
In generale nel periodo prenatalizio si corre sempre il rischio che i bambini pensino al Natale solo in funzione dei regali che sperano di ricevere e che ne colgano soprattutto gli aspetti più consumistici.
Questa cosa mi dispiace molto.
Credo che ognuno di noi conservi i ricordi della propria infanzia legati a momenti particolari in base alle emozioni vissute, ai sapori, ai profumi, ai colori.
Ricordo il presepe di quand'ero bambina e che mi piaceva stare al buio a osservare le lucine.
E credo anche che le tradizioni abbiano una grande importanza perché fanno parte della nostra storia e sono servite a costruire un'identità.
Oggi, soprattutto come adulti, abbiamo perso molto di questi momenti o tendiamo a vivere tutto un po' nello stesso modo. Le 'tradizioni' ci vengono trasmesse dalla pubblicità che ne fanno un momento di business.
Non è facile contrastare o arricchire questa esperienza regalando emozioni diverse o riflessioni.
Per questo mi è piaciuta molto l'idea di vitadimamma sull'esercizio della gratitudine.
Quindi abbiamo due Calendari dell'Avvento. Il secondo (non fatto in casa ma regalato in un negozio e soprattutto vuoto) lo utilizziamo a questo scopo. Il bimbo a cui tocca quel giorno aprire la sorpresina del calendario deve anche scrivere su un bigliettino (o pensare e far scrivere da mamma visto che due su tre ancora non scrivono) una cosa per cui ringrazia e depositare il suo pensiero/regalo nell'altro Calendario.
A Natale riprenderemo i pensieri e i ringraziamenti di queste settimane.

mercoledì 7 novembre 2012

Un bambino ostinato


Il nanetto ha visto un bambino guidare un quad a motore oggi pomeriggio.
A cena dai "nonni.
"Mamma per il mio compleanno voglio un quad."
"Il tuo compleanno è a giugno. Siamo a novembre, ci vuole un po' di tempo. Deve passare il compleanno di tuo fratello, Natale, Pasqua, deve quasi finire la scuola.. ci penseremo"
"Mamma per il mio compleanno voglio un quad"
 "Ho capito"
"Mamma dobbiamo scrivere il biglietto"
"Quale biglietto?"
"Il biglietto per il mio compleanno, che voglio un quad"
"Non puoi avere un quad, sei troppo piccolo, non sappiamo dove metterlo, costa troppo..."
"Daaaaaaaaaaaaaaaaaaaaiiiii mammaaaaaaaaaa, voglio un quad"
"Non ti serve un quad, c'è già l'automobilina elettrica del tuo amichetto"
"Ma io voglio un quad TUTTO per me!!"
..
"Mamma, quando hai finito di mangiare la carne scriviamo il biglietto?"
"Lo scriviamo poi a casa, mangia!"
.......
"Mamma, quando hai finito di mangiare la frutta scriviamo il biglietto?"
"Intanto mangia, poi vediamo."
"Mamma?"
"Si?"
"Scriviamo il biglietto per il  mio compleanno che voglio un quad?"
"SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII, PRENDI UN PEZZO DI CARTA E UNA PENNA E SCRIVIAMO STO BIGLIETTO!!!!"
....
"Allora? Cosa devo scrivere? dimmi.."
Con un gran sorriso: "Quad"
"Come 'quad', scrivo solo quad? Posso scrivere che nanetto vuole un quad per il suo compleanno?"
"Va bene.."
"E adesso? cosa ne facciamo del biglietto?"
"Lo tengo io!!"
Bene! Speriamo che tu lo perda e che te ne dimentichi....non vorrei passare i prossimi OTTO mesi agognando un 'quad' che non potrà mai arrivare...sarà difficile...posso solo sperare che domani ti innamori di qualcos'altro....

mercoledì 31 ottobre 2012

Halloween 2012

Work in progress

Mi sono rassegnata al fatto di 'dover' festeggiare Halloween.
E quindi eccoci qui pronti a preparare i dolcetti per domani sera.
Abbiamo scelto i ragnetti di Halloween lliberamente tratti da Giallo Zafferano.
Tralasciamo il fatto che ieri sera il forno ha deciso di abbandonarmi mentre stavo per infornare la torta al cioccolato che costituisce il punto di partenza della ricetta di cui sotto.
E senza contare che avevo appena comprato ingredienti per fare ben altre due torte stasera pronte per domani.
La cottura della torta di ieri è avvenuta lo stesso grazie alla collaborazione della nonna.
Le torte di stasera sono state cotte (bambini già dormienti) nel forno della vicina di casa con passaggi semi notturni di torte crude e cotte che girano tra una casa e l'altra.
Con i bambini invece abbiamo realizzato i ragnetti che vedete sopra e sotto.
Se volete ritrovare briciole di cioccolato sparse in ogni angolo della cucina ve la consiglio.
A parte tutto si sono molto appassionati a impastare la torta sbriciolata e amalgamata con la marmellata di albicocche, ricavare le palline e decorarle (con qualche difficoltà ad infilzare le zampette di liquirizia che si possono sostituire con i bastoncini Mikado).
Non sono riuscita a preparare la cena e gli ho rifilato un toast perché all'ora di cena la cucina sembrava un campo di battaglia, il pipistrello veleggiava in altri nidi e io dovevo preparare due torte da infornare prima di mezzanotte a casa di qualcun altro....
Ad un certo punto, mentre ero immersa nel delirio della preparazione torte, ho chiamato il nano grande e gli ho chiesto gentilmente di 'fare lui il capo' e accompagnare i fratellini a lavarsi i denti e fare la nanna.... è andato in salotto e ha proclamato esultante: 'Ragazzi!! Stasera non si dorme!! sono io il capo!'
Ecco... non intendevo esattamente questo..
Comunque il risultato finale della nostra preparazione mi sembra assomigli più a Barbabarba che a dei ragnetti ma è stato molto divertente!




Risultato finale


sabato 20 ottobre 2012

Peluches

Il piccolo nano disse:
"Mamma, sai perché volevo venire a letto?"
"Perché?"
"Perché non vedevo l'ora di abbracciare i miei pupazzi.."
Detto questo il piccolo nano si addormentò abbracciando Topolino, con il bruco avvolto intorno e l'orso appoggiato alla schiena....

mercoledì 17 ottobre 2012

Una casa silenziosa

Leggere i quaderni di scuola di scuola è sempre un'esperienza interessante...
"In casa mia la stanza dove c'è più silenzio è ..... il mio giardino"
Indica alcuni suoni e rumori che ti capita di sentire più spesso a casa tua:
"A mezzogiorno: ... mia sorella che grida come una pazza perché non vuole mangiare...."
"La sera: mio fratello che grida a mia sorella..."

martedì 2 ottobre 2012

Bandiera bianca



Siamo solo all'inizio di ottobre, al pomeriggio ci sono 30 gradi e io ho già la febbre e un feroce mal di gola.
Non solo, ma la nanetta ha anche lei una febbricola e da ieri non sta andando a scuola.
Il nano grande stamattina dopo colazione si è accasciato piangente lamentando uno strano mal di pancia. E' la seconda volta da quando è iniziata la scuola. La prima volta è successo già al terzo giorno di scuola. Forse non ha 'digerito' la nuova maestra.
Mi sembra una brava maestra ma forse è un po' più severa di quella dell'anno scorso, avrà un carattere meno dolce, o forse urlerà qualche volta di più. Però quante volte nella vita dovrà adattarsi a convivere con persone che magari non gli andranno a genio al primo colpo, è meglio che se ne faccia una ragione..
I due nanetti maschi hanno comunque naso che cola e tosse catarrosa da giorni, la settimana scorsa non è andato a scuola per qualche giorno il nanetto piccolo. A nulla sono valsi sciroppi, lavaggi nasali, pozioni della più diversa natura.

mercoledì 12 settembre 2012

Taboulè di cous cous

Il cous cous è un piatto tipico del Nordafrica ma molto diffuso in tutto il mediterraneo.
In Sicilia - a San Vito Lo Capo - proprio nel mese di Settembre si svolge tutti gli anni il Cous Cous Fest rassegna enogastronomica dedicata a questo alimento.
A noi piace molto il taboulè, l'insalata fredda di cous cous con le verdure:  è un piatto saporito, colorato, fresco e facile da preparare e molto adatto per coinvolgere i bambini nella preparazione.
Ieri sera - a gran richiesta dei bimbi  - l'abbiamo preparato insieme. Non eravamo quasi neanche entrati in casa che già indossavano i loro grembiuli da cuochi.
La ricetta base prevede una dose di circa 50 g di cous cous a persona. Quello che di solito si trova al supermercato è già precotto.
Io ho imparato a farlo anni fa dallo Chef Kumalè  e quindi non lo annego nell'acqua bollente ma verso tutto in una grande ciotola e aggiungo mezzo bicchiere d'acqua a temperatura ambiente per volta, mescolandolo bene, sgranandolo con le mani e lasciandolo riposare per un pochino. Non deve diventare troppo colloso ma deve gonfiarsi al punto giusto.  Diciamo che indicativamente almeno un mezzo bicchiere ogni cento grammi, anche se io vado a 'occhio'.
Quando mi sembra pronto aggiungo sale o un po' d'olio extra vergine.
Già questa prima parte che comporta la necessità di impastare a mano e sgranare il cous cous piace molto ai bambini.
Poi ci sono tutti gli altri ingredienti da preparare, sminuzzare (occhio che i bimbi siano abbastanza grandi da non tagliarsi ma si possono anche usare coltelli di plastica o semplicemente le mani). Si può aggiungere quello che c'è disponibile in dispensa facendo attenzione ai colori!
Per il giallo, mais e peperone giallo tagliato a piccoli pezzi.
Per il rosso, pomodorini tagliati a spicchi e lasciati un po' scolare del liquido e peperone rosso.



Per il verde, olive tagluzzate, capperi, sedano e soprattutto una bella manciata di foglie di basilico e menta sminuzzate.

Poi vale quasi tutto: uvetta lasciata ammorbidire un po' in una ciotola d'acqua calda, filetti di acciuga, un po' di cipolla affettata e lasciata in acqua per perdere un po' del sapore troppo pungente, una mozzarella sbriciolata, ecc..
In base ai gusti personali e a quanto si trova in casa può variare molto il sapore.
Ecco il risultato finale e ... buon appetito.



lunedì 10 settembre 2012

Cosa farò da grande

"Che cosa volete fare da grandi? Perchè sapete bambini è bello avere grandi desideri e passioni e volere fortemente qualche cosa e credere che la si potrà avere"
"Tu cosa vuoi fare nanetto?"
"Io voglio fare il corridore!"
"E tu nanetta?"
"Io voglio fare la parrucchiera!"
"Allora anch'io voglio fare il parrucchiere!"
"Qualsiasi cosa decidiate di fare sappiate che bisogna anche darsi da fare per ottenerla, studiare o lavorare o allenarsi molto come gli atleli che avete visto all'Olimpiade"
"Perchè mi guardi così nanetta?"
"Allora non voglio fare niente, voglio fare come te... andare solo a lavorare"
......
"E tu nano grande?"
"Io voglio vincere le Olimpiandi nel nuoto, e poi quando ho smesso di nuotare voglio fare l'elettricista"
"Ma non volevi fare lo scienziato che studia gli insetti? Come il tuo migliore amico compagno di scuola che invece di giocare con le macchinine tiene in cameretta scarafaggi, ragni e grilli e anzi mette lo scarafaggio sulla macchinina e lo fa correre su e giù che sarebbe forse il caso di far intervenire la protezione animali, e dopo le vacanze di Pasqua ha portato in classe come souvenir una scolopendra viva?"
"No voglio fare l'elettricista come il  mio amico filippo"
Forse son più contenta...

domenica 9 settembre 2012

Scene di ordinaria lettura

Fra i buoni propositi che ho formulato per il 'nuovo' anno che comincia a settembre c'è quello di leggere di più con i bambini. Abbiamo tanti libri ma ultimamente abbiamo dedicato troppo poco tempo a leggere insieme. E poi abbiamo perso l'abitudine di leggere sul divano prima di andare a nanna sostituendola con la lettura in camera quando sono già nei loro letti. Ma non è la stessa cosa perchè non possono vedere le immagini dei libri o sfogliarli e se li leggo io mentre sono a letto si distraggono, vogliono VEDERE quello che sto raccontando e così via.
E allora dobbiamo riprenderci il tempo per leggere in salotto con la tele spenta e la luce da lettura.
Ognuno vuole che io legga un libro diverso e scelgono storie lunghe e quindi leggo qualche pagina per ciascuno.
Il nanetto stasera ha scelto per l'ennesima volta Re Leone e abbiamo mercanteggiato sul numero di pagine da leggere arrivando all'accordo di fermarci alla prima scena in cui il leoncino è già un po' cresciuto.
La nanetta prima non trovava il libro che assolutamente voleva leggere (la principessa e il ranocchio), poi non trovava il posto giusto dove sistemarsi sul divano, poi non voleva essere la seconda nel turno di lettura ma voleva essere l'ultima. Finalmente siamo riusciti a leggere la storia fermandoci anche qui quando la bimba protagonista appare diventata ormai giovane donna.
Il nano grande ha scelto niente meno che  il Corsaro Nero di Salgari in versione originale e integrale.
"Io lo leggo per conto mio, non serve che me lo leggi tu."
"Come vuoi, però a me fa piacere leggertelo"
"Allora intanto aspetto e ascolto mentre leggi agli altri.."
.....
"Se non leggi a me per ultimo allora me ne vado a dormire"
"Decido IO, che sono la mamma, a chi leggere e quando. Quindi tu non vai a dormire e leggo prima alla nanetta e poi a te"
..
Finalmente inizio a leggere il primo capitolo del Corsaro Nero in versione originale e integrale. Cerco di drammatizzare e descrivere la situazione come se stessimo vedendo un film e traduco in linguaggio comprensibile spiegando che è un libro scritto da un signore più di cento anni fa: dove le navi si chiamano come minimo 'vascelli' ma spesso 'legni' e i pirati si chiamano anche filibustieri e i corsari attaccavano le navi degli spagnoli cariche d'oro preso in america per portarlo in Spagna.
"E i corsari cosa se ne facevano dell'oro? lo riportavano in america?"
"No, se lo tenevano"
La drammatica vicenda del corsaro nero che apprende della morte di suo fratello il corsaro rosso ma soprattutto scoprire la presenza di un altro fratello detto corsaro verde, ha più che altro divertito il nano che cominciava a sbadigliare alla grande.
Finalmente abbiamo finito questo primo capitolo.
"Nel prossimo capitolo il corsaro nero andrà nella tana del nemico per recuperare il corpo del corsaro rosso"
"E perché? Ah, ho capito vuole tenerlo per ricordo!"
"Non esattamente...Comunque vedi che ho fatto bene a leggertelo io, è un po' complicato perchè è scritto in un italiano antico"
"Ma no io avrei capito tutto anche se l'avessi letto da solo"
Ma son proprio sicura che sia una lettura adatta? Mah... a me Salgari piaceva molto ma credo di averlo letto tutto alle medie!

sabato 1 settembre 2012

Socializzazione

La mia bimba nanetta, abituata ad avere a che fare sempre con due fratelli maschi, non vede l'ora di incontrare delle bambine con cui fare amicizia o giocare.
In questo senso ha una invidiabile capacità di farsi avanti con le bimbe che il suo piccolo radar intercetta, senza alcuna paura di essere respinta o rifiutata.
Se siamo ai giardinetti, dal pediatra o in qualsiasi altra situazione lei adocchia le potenziali amiche e parte alla riscossa.
Quando siamo stati due giorni al mare a trovare il fratello aveva individuato un gruppo di bimbe anche più grandi e ha cominciato a piazzarsi in mezzo a loro mentre giocavano in spiaggia imponendo in qualche modo la sua presenza.
Addirittura ha affrontato impavida le onde che - essendo lei più piccola - rischiavano di sommergerla, pur di seguire in acqua i suoi idoli. Solo con molta insistenza sono riuscita a convincerla a mettersi i braccioli.
Ormai con le labbra viola dal freddo l'intervento della nonna l'ha convinta a tornare a riva mentre i suoi nuovi amici continuavano imperterriti a giocare con la palla.
"Mamma puoi dire ai miei amici di uscire dall'acqua?"
...
Al parco giochi in pochi minuti se c'è in giro una bimba più o meno della sua età corre subito a cercarla e non la molla più.
Di solito viene bene accolta, per fortuna, ma è straordinario - per me - vedere come si butta senza timori, si intrufola, propone un gioco o si fa coinvolgere (se le bimbe in questione sono più grandicelle), se non sto attenta arriva a scroccare pezzi di merende anche dai genitori o nonni.
In questo è assolutamente diversa dai fratelli che sono più schivi e si fanno avanti molto più timidamente.

giovedì 16 agosto 2012

Ferragosto

Ferragosto nella casa di campagna dei nonni dell'amichetta S.
Dopo un'intera giornata trascorsa in mezzo ai vigneti e alle dolci colline, dopo infiniti giochi e tuffi in piscina, dopo corse a piedi nudi sull'erba fino a sera tardi e dopo aver fatto pranzo e cena all'aperto, ho detto al nano piccolo che era tempo di tornare a casa.
"Ma i regali di S.? Non abbiamo ancora aperto i regali di S.!"
"Ma non é una festa di compleanno, non ci sono regali..."
"E allora cosa siamo venuti a fare?"
.....
"Siamo venuti a festeggiare l'estate!"
"Beh, potevate almeno dirmelo no?"
Per la serie mai dare nulla per scontato....

martedì 7 agosto 2012

Pessima notte

Non ho mai impedito ai miei figli di dormire con noi nel lettone, soprattutto quand'erano piccoli e quando li allattavo. Ci sono opinioni controverse in merito ma io mi sono trovata bene così o forse non ho avuto la forza di fare diversamente da così.
Tuttavia adesso sono grandi. Anzi il nano grande per il fatto di essere stato soppiantato all'età di due anni e mezzo dall'arrivo di ben due rivali è stato fin da allora tenuto a dormire nel suo letto con un perentorio: ognuno in questa casa ha un letto e deve dormire nel proprio.
I nanetti piccoli ma non troppo invece approfittano alla grande della debolezza di noi genitori e spesso e volentieri 'capitano' nel nostro letto alle ore più impensate della notte.
La nanetta nell'ultimo periodo, soprattutto e specialmente quando in casa la sera c'è il papà, trova qualsiasi scusa per non dormire, alzarsi continuamente, venire a lamentarsi di mali immaginari, finché sfiniti le concediamo di addormentarsi nel lettone (senza di noi).
Solo che poi chi la sposta più?
Ieri sera solita situazione, andiamo a letto noi abbastanza tardi e stanchi quando lei ha già preso possesso del centro del letto.
Sarà il caldo, sarà che davvero mi sembra un'intrusione in uno spazio che dovrebbe essere (almeno quello) esclusivo di mamma e papà, sarà che si agitano e come tutti i bimbi dopo un po' rifilano calci e gomitate e ti ritrovi a cercare di dormire in un angolino sul bordo del letto, comunque non ne potevo davvero più.
Verso le due del mattino mi sono alzata esasperata e sono andata a dormire sul divano. Dopo un po' mi sono spostata nel letto della nana (senza cuscino perché forse se l'era portato via). Verso mattina il fratellino si è fiondato anche lui in camera nostra tutto bagnato perché ha fatto la pipì nel letto e ho sentito vagamente il pipistrello che armeggiava per trovargli un cambio nell'armadio. E poi avevo il terrore di non sentire la sveglia che la mattina suona prima per me che per qualsiasi altro membro della famiglia....
Insomma non ho chiuso occhio.... stasera sono tutti nei loro letti per il momento... speriamo che ci rimangano....

Vestito a fiori

Nonna, come solo le nonne sanno fare, ha ricavato da uno scampolo di stoffa un abito per lei e uno per la nanetta.
La nanetta l'ha indossato orgogliosa e ha ricevuto  i complimenti miei, di papà pipistrello, della figlia del macellaio, ecc..
Quindi non vuole più toglierlo. L'ha portato in montagna e riportato a casa. L'ha piegato e messo via, non ha impedito che il fratello lo utilizzasse per pulire il parquet.
Oggi l'ha messo nello zainetto del centro estivo e dopo la piscina si é cambiata e rimessa il vestito a fiori.
"Non possiamo lavarlo"
"Come non possiamo lavarlo?"
"Vanno via i fiori, l'ha detto la nonna"
"Ma sei sicura? forse ha detto che dobbiamo lavarlo delicatamente.."
Telefoniamo a nonna non si sa mai...
"Nonna possiamo lavare il vestito? Non vanno via i fiori vero?"
Possiamo lavarlo, non a 90°. Finalmente stasera sono riuscita a metterlo nel cestino della biancheria sporca. Non nella lavatrice già pronta a cancellare i risultati di un paio di pipì fatte sul bus di ritorno dal centro estivo e di prima mattina nel letto da entrambi i nanetti maschi... magari lo laviamo a mano non si sa mai....

martedì 24 luglio 2012

Giochi di...TRIO

Il vantaggio di avere più di un bimbo è che quasi sempre si divertono fra di loro senza richiedere necessariamente che un genitore intervenga per organizzare un gioco. Semmai  ti tocca interrompere un gioco che sta 'degenerando' oppure puoi proporre loro qualche attività ma diversamente se la cavano molto bene anche da soli.
Quando tornano a casa dopo una giornata di scuola o nel fine settimana se non ci sono impegni particolari si divertono molto a riscoprire tutti i loro giochi. L'unico rischio è che non mettano a posto nulla ma estraggano solo dagli armadi e dai cassetti mille cose diverse lasciandole tutte rigorosamente disseminate per casa.
Il rapporto a tre non è sempre facile.e molto raramente giocano tutti e tre insieme. 
Quando succede si crea una piccola magia: ricordo una sera in salotto con la bimba che faceva la principessa seduta in groppa del fratello grande (che era ovviamente il cavallo) mentre il piccolo era il principe o il cavaliere e partivano insieme per chissà quali avventure!
Quando il fratello grande non c'è o sta facendo altro, i due piccoli giocano fra di loro.
Lei lo chiama 'marito' e portano a spasso con la carrozzina una qualche bambola loro figlia. Dopo un po' si contendono il passeggino perché vogliono spingerlo entrambi e succede che il nanetto (non particolarmente portato per la dialettica) molli uno schiaffone alla sorellina che reagisce afferrandolo amabilmente per i capelli. Oppure li scopro a tirare la bambola/bambina uno per i piedi e l'altra per le braccia a rischio di spaccarla in due... in questi casi intervengo..
Altre volte lui è il figlio e lei la mamma che lo accudisce o lo mette a letto o lo porta a spasso.
'Maaaamma!!'
'Dimmi'
'Ma non tu! L'altra.....'
'Ah beh...'
Raramente la piccola gioca con il fratello grande. E' quasi sempre un gioco fisico, ovvero lei lo stuzzica e lui le fa il solletico o fanno un po' di lotta che dura finché lui non le fa male o non si trasforma in zuffa..
La situazione di gioco più frequente però è quella dei due maschietti che lottano, fanno le corse con le macchinine, costruiscono, guerreggiano con le spade.
La nanetta in questi casi non partecipa praticamente mai.
Se ne sta per conto suo a pettinare le bambole o accudirle oppure gira per casa con le mie scarpe e una borsetta a tracolla spingendo il passeggino e ogni tanto, così, quasi per caso, inavvertitamente le scappa di calpestare, intralciare, invadere il campo di gioco dei fratelli per creare giusto giusto quel piccolo fastidio che scatena l'ira funesta..... anche in questo caso mi tocca intervenire per limitare i danni... 

lunedì 16 luglio 2012

Presentami un blog di viaggio

 

 
presentami-un-blog-di-viaggio
La seconda puntata della Caccia al tesoro di Mammafelice prevede la presentazione di un blog dedicato ai viaggi. Ho scelto un blog che rappresenta un esperienza di viaggio molto particolare. 
Il blog si chiama Balacaval e -come dicono loro - è il racconto di:
Un viaggio a bassa velocità di una compagnia di musicisti, attori, tecnici tuttofare, operatori video e giovani artisti ospiti a bordo di quattro carri auto-costruiti e trainati da cavalli. Dopo la prima edizione, nell’estate 2011, la carovana si prepara a ripartire a maggio 2012, per un viaggio di 5 mesi attraverso il Piemonte. Nei luoghi di sosta la carovana si dispone a semicerchio creando una sala da ballo in plein air  dove si svolgono spettacoli, balli, cine-concerti e laboratori di musica e danza per bambini e adulti.
Vale la pena di leggerlo perché racconta un modo di viaggiare 'antico' e un modo di incontrare le persone viaggiando come facevano gli artisti e i circensi che giravano per l'Italia mezzo secolo fa.
E' molto interessante la sezione dei PAV, percorsi ad alta vivibilità che si possono condividere camminando insieme alla carovana.
Se non siete troppo distanti dal Piemonte potete raggiungerli durante il loro viaggio.
Io non ci sono ancora riuscita ma prima della fine dell'estate spero di farcela.
Intanto buone vacanze!

martedì 10 luglio 2012

Caccia al tesoro di mammafelice: presentare il blog


Molto carina l'iniziativa dell'estate di Mammafelice: Presentami un blog!
Per poter segnalare altri blog bisogna per prima cosa presentare se stessi. E quindi eccomi qua!.

Carta di identità: Sono la mamma di un bimbo di 7 anni e mezzo e di due gemelli di 5 anni.
Ho un compagno che lavora spesso la sera e nei we, lavoro a tempo pieno e cerco quindi di barcamenarmi fra i mille impegni e l'organizzazione famigliare tentando di fare del mio meglio (senza riuscirci troppo).

Nome del blog e obiettivi:
E' nato un paio d'anni fa e poi l'ho 'abbandonato' per un po'. Da qualche mese ho ripreso ad aggiornarlo con una certa regolarità ma mi ritengo una novellina nel campo. Ho ricominciato perchè mi piace scrivere ed é una specie di diario dove appuntare riflessioni o aneddoti della nostra vita o raccontare esperienze che penso possano essere interessanti.
Ho anche un altro blog http://decluttering-italia.blogspot.com/ che invece racconta e raccoglie informazioni su un mio percorso personale sulla via della 'semplificazione'...

Un buon motivo per seguirmi? Per lo stesso motivo per cui io seguo altri blog, ovvero per condividere esperienze, spunti di riflessione, momenti di divertimento o confrontarsi con altri su argomenti che ci accomunano.

Due post che vale la pena leggere:
http://memoriediunatrimamma.blogspot.it/2012/05/una-sera-normale-o-quasi.html : perché mi sono divertita a scriverlo e mi sembra sia un'esperienza abbastanza comune per chi ha più di un bimbo da seguire

http://memoriediunatrimamma.blogspot.it/2012/05/attimo-fuggente.html: una riflessione sui bimbi che crescono e cambiano e qualche volta vorresti fermare il tempo ma non si può e non é giusto....

Come seguirmi: tramite blog  http://memoriediunatrimamma.blogspot.com/  o  feed RSS o mail trimamma3@gmail.com

Ciao a tutti e andrò a visitare le varie proposte.

giovedì 28 giugno 2012

Dolce far niente

Dopo un paio di giorni di vacanza mare, spiaggia, doccia, passeggiate serali, giostre, viaggio di ritorno e grigliata con amici, domenica finalmente a casa senza impegni da rispettare. E' vero, ci sono bucati da fare, borse da disfare, cose varie rimaste in sospeso. Però....
Intanto ci siamo svegliati TUTTI oltre le 10 del mattino, che meraviglia. E poi, almeno per la restante parte della mattinata ho deciso che non avrei fatto assolutamente NIENTE. Ovvero dopo colazione mi sono seduta sul tappeto a leggere un paio di giornate di quotidiani in arretrato e ho bighellonato in pigiama con grande soddisfazione e nessuna voglia di iniziare a sbrigare le mie faccende e soprattutto senza nessun senso di colpa. Ogni tanto è proprio quello che ci vuole!
Anche il resto della giornata, sarà che c'erano solo due bambini su tre, sarà che il pipistrello era insolitamente presente, sarà la cappa di afa appiccicosa, è proseguito con grande rilassatezza.
Abbiamo pranzato fuori sul terrazzo molto tardi, sparecchiato ancora più tardi, caffè e giornali.
I bimbi hanno giocato sempre in giardino con gli amichetti facendo le gare con la bicicletta.
Dal piano di sopra nei momenti di silenzio si sentiva il figlio dei vicini che ripassava filosofia con un compagno per l'esame di maturità.
Una vera e calda domenica d'estate.
Solo nel tardo pomeriggio mi sono rassegnata a ridiventare un'ape operosa e indaffarata  quasi pronta a riprendere con i ritmi frenetici della settimana lavorativa.

mercoledì 20 giugno 2012

Gita al mare

Dunque, é andata così: nano grande ieri è partito per il mare in camper con i nonni. Precisamente in un parcheggio per camper e non in un vero campeggio. Torna alla fine della prossima settimana.
Io voglio andare a trovarlo con i nanetti. E' già il terzo anno che mentre i piccoli sono ancora custoditi a scuola il grande gode di questo privilegio della vacanza al mare perché la sua scuola finisce prima.
Quando andava alla materna finiva a fine giugno e il nido dei piccoli chiudeva a fine luglio. L'anno scorso ha iniziato con la scuola primaria (non si chiama più scuola 'elementare') che finisce a metà giugno mentre i fratelli proseguono fino a fine mese.
Quindi si va. Piccolo particolare: in albergo mi fanno pagare una tripla contando me e i nani anche se dormiremmo tutti nello stesso lettone. E' escluso, troppo caro per stare un paio di notti via.
Due anni fa avevamo scelto un agriturismo ma sono tutti nell'interno, lontani dal mare e ti devi sempre muovere con l'auto.
Non solo. Il posto di giorno era bellissimo, in piena campagna circondato dagli ulivi.
La sera quando siamo rientrati c'era un buio assoluto e totale che se non avessimo avuto una pila non trovavamo neanche l'ingresso.
I bimbi ovviamente addormentati da portare su in braccio. Però c'era il pipistrello con me e si sa gli animali notturni sono a proprio agio nell'oscurità.
La proprietaria non viveva nemmeno lì ma in un'altra casa un po' sopra e la mattina era venuta quasi in pigiama a portarci un'ottima colazione.
Da sola non ce la posso fare a ritrovarmi in questa situazione.
Quindi?
Vado in campeggio, non dove stanno i nonni perché nel parcheggio NON si possono montare le tende: danno un senso di stabilità che va contro le regole.
In un campeggio più o meno vicino, con la tenda, igloo, di quelle che si montano quasi da sole. Nella fattispecie ne ho presa una che si smonta anche quasi da sola. C'è una corda da tirare e si ripiega su se stessa. Ho anche guardato molto attentamente il video dimostrativo su internet e fatto le prove in giardino.
In salotto ho provato ad aprirla ma era troppo grande e non riuscivo più a girarci intorno. Tantomeno a richiuderla per portarla fuori (li ho capito che dovevo andare su internet a guardare il video!)
Mi sono chiesta se l'abbiano testata come i cassetti dei mobili dell'Ikea. Dopo quante volte di montaggio e smontaggio si straccerà da qualche parte? Teniamoci questo dubbio.
Il martello per i picchetti ce l'ho. Una corda per stendere gli asciugamani me la farò prestare dal nonno (almeno una corda devo metterla sennò che campeggio è?)
Ho anche materassino e pompa per gonfiarlo. Sacchi a pelo ce li avevo.
Siamo pronti. Mi hanno detto che non posso tenere la macchina vicina alla tenda in questo campeggio.
Metterò tutto dentro. In fondo mi sembra abbastanza larga.
Il nano piccolo si é dotato di una pila.
Direi che domattina possiamo partire.

martedì 19 giugno 2012

Social network

Ieri, domenica, ho passato quasi tutta la giornata in una cascina didattica per un evento che viene organizzato una volta l'anno.
Siamo arrivati la mattina abbastanza presto e dopo aver depositato le provviste per il picnic siamo partiti per una passeggiata.
Percorso a tappe con una decina di asinelli dove a turno salivano i bambini. Almeno un centinaio di persone fra grandi e piccoli.
A metà percorso sosta ristoro dal caldo torrido con albicocche, formaggio e grissini e naturalmente acqua fresca. Prima di partire dalla fattoria e nell'intermezzo alcuni animatori raccontavano una storia e intrattenevano i bimbi con uno spettacolino di giocoleria.
Dopo la passeggiata picnic all'ombra con condivisione di torte, panini, tovaglie stese sull'erba. Pallone per i più grandicelli e scivoli, altalene e sabbia per i piccoli. E poi nel pomeriggio possibilità di dar da mangiare a  conigli e caprette, annaffiare il grande orto, fare ancora un giro sul pony, mangiare un buon gelato che sa di latte e acquistare frutta e verdura fresche.
Stavo commentando la situazione con la mamma di un amichetta che ad un certo punto mi ha detto: "Beh, certo che se non fosse per la bambina non avrei mai fatto una cosa del genere...".
E' vero. Se non fosse per loro forse non sarei mai andata in un parco divertimenti basato sulle favole, o non avrei visitato così spesso luoghi con animali di vario genere e tipo e forse non mi sarei mai cimentata in una discesa con la carrucola da una piattaforma sugli alberi (confesso che mi piace tantissimo!). Forse avrei preferito combattere la canicola leggendo un libro sdraiata sul bordo di una piscina..
E poi la mamma ha aggiunto: "Però è vero che si conosce un sacco di gente! Non l'avrei detto."
Eh si la vita sociale delle famiglie con bambini assume una vitalità inaspettata.
C'è un primo periodo diciamo di passaggio quando si diventa genitori e magari si è fra i primi di una cerchia di amici a vivere questa nuova esperienza e a dover conciliare la vita sociale con le esigenze di un bimbo piccolo.
Di lì a poco però si apre un mondo nuovo. Credo di aver fatto le prime nuove conoscenze andando al consultorio a pesare il mio primo bimbo quand'era neonato e poi con il corso di massaggio infantile e poi con tutte le scuole a vari livelli.
Ci sono genitori diventati amici da quando i loro primi figli frequentavano il nido, poi sono arrivati i fratellini e le amicizie si sono incrociate con altre famigile e ampliate.
Nel nostro piccolo condominio su diciotto famiglie ci sono una dozzina di bambini fra i due gli otto anni. Man mano che nascevano i primi bimbi e poi i fratelli fra le varie famiglie è nata una bella sintonia e un'amicizia fatta di incontri, accoglienza dei bambini degli altri, pizzate in giardino, feste di Halloween e compleanni. Qualcuno che prima si salutava rapidamente quando ci si incrociava per le scale, diventato genitore è stato coinvolto nell'atmosfera generale.
Si conoscono persone di origini, mestieri e esperienze completamente diverse. In qualche caso  se non fosse per i bambini probabilmente avresti pensato di non avere nulla in comune con qualcuno. Poi scopri che in realtà non è così.
Soprattutto si crea davvero una rete di relazioni, il nostro vero social network di riferimento e, a volte, di sostegno reciproco. 
Non sempre e non con tutti ovviamente, per tante ragioni diverse. Ci sono situazioni o genitori che comunque non possono o non hanno voglia o tempo o interesse a condividere alcunché e quindi tendono a non partecipare alle occasioni comuni.
Se succede però ringraziamo i bambini che ci permettono di conoscere persone nuove, e vivere esperienze sociali assolutamente calate nella realtà.


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giovedì 31 maggio 2012

Questione di priorità

"Non ha senso andare in montagna"
"Ma che dici? Cosa vuol dire non ha senso?"
"Non ha senso andare in montagna d'estate! In montagna bisogna andare d'inverno quando c'è la neve..."
"Ma se siamo sempre andati! D'estate si passeggia, si va in bici, si gioca con la palla.."
"Comunque non ha senso"
"Ma se sei stato anche dieci giorni l'anno scorso col cuginetto!"
"Eh magari!!"
"Magari? Ma come parli? Come sarebbe a dire? In montagna col cuginetto si e con papà mamma e fratellini no? Di pure chiaramente che preferisci andare al torneo di basket...."
"Si, si , si!!"
"Ecco."

sabato 26 maggio 2012

Lucioles

Ieri sera ho visto una lucciola in giardino per la prima volta quest'anno. Che meraviglia.
Stasera piove e la lucciola si sarà nascosta.
Se lei è tornata vuol dire che allora è veramente quasi estate...
Deve tornare anche il riccio, a mangiare i croccantini dei gatti e nascondersi  lesto lesto appena sente un rumore....

mercoledì 23 maggio 2012

Una sera normale o quasi

A proposito di compiti di un genitore, la cronistoria di una serata quasi normale della nostra famiglia....
Oggi sono passata a prendere il nano grande al catechismo come ogni martedì. Come ogni martedì  ho fatto parecchia fatica a convincerlo a smettere di giocare a basket nel campetto dell'oratorio.
Una volta in macchina, come quasi sempre, mi ha chiesto se potevo prendergli un 'regalino' e, come sempre, la cosa mi ha parecchio innervosito perché dopo un attimo che siamo insieme già mi tocca cominciare a discutere con lui.
E' da un po' che mi chiedeva un 'regalino' perché ha fatto le prove invalsi a scuola che è pur vero che sono state un bell'impegno per lui ed anche le simulazioni erano andate sicuramente bene però..
"Ma sai come sono andate?"
"Non ancora"
"E quando lo saprai?"
"La maestra ha detto che ce lo diranno in quarta"
"In QUARTA? E perché dovrei darti un premio che non sappiamo neanche se sono andate bene o no?"
"Al mio compagno hanno comprato 4 bustine di figurine"
"Non posso comprarti quelle figurine visto che abbiamo perso l'album e non sappiamo più dov'è andato a finire! Quanto costano quattro pacchetti di figurine? facciamo un po' di matematica..."
"...3 euro.."
"Bene ti posso comprare un regalino da 3 euro ma adesso è tardi e dobbiamo ancora andare a prendere i fratelli. Prometto che te lo compro un altro giorno.."
E qui inizia la scenatona drammatica con muso lungo e singhiozzoni che mi fa sentire una madre cattiva e insensibile con lui che mi volta le spalle come può - essendo in macchina seduto accanto a me - e io che guido nervosamente e non ci parliamo...
Alla fine deviazione per il supermercato più vicino e regalino comprato raccattando le monetine nel portafoglio.
Nano grande contento, speso un po' di più e combattente spaziale (o marino) da montare appena arriveremo a casa.
Prelevo i fratellini e atterraggio in casa che sono ormai quasi le 19,30. 
Non sono molto avanti con l'obiettivo di organizzare un piano delle cene preventivo ma mi metto comunque a cucinare un risotto con la zucca (ne ho ancora un quintalino surgelata dall'inverno) e tacchino (che per fortuna mi sono ricordata di scongelare stamattina) passato in farina e in padella con burro e salvia.
Nano grande deve finire un compito ma PRIMA deve montare il combattente spaziale.
"Chi mi vuole guardare mentre monto l'eroe spaziale?" chiede ai fratelli. Nessuno.Vabbé se lo monta in beata solitudine sul tavolo della cucina mentre io spadello.
I nani piccoli domani vanno in gita. C'è da preparare lo zainetto con il cambio e tutto quello che ha chiesto la maestra.
Provvedo a dare loro i due zainetti e chiedo loro di prepararli mentre cucino.
"La maestra ha detto che dobbiamo portare i pantaloncini"
Penso che fino a ieri c'erano 14 gradi ma oggi è uscito il sole e domani le previsioni sono belle.
Ho tirato giù stamattina gli scatoloni della loro roba estiva NON ancora sistemata nell'armadio e li lascio cercare magliette e pantaloncini.
"Le avete prese le mutandine? E le calze? una felpa? gli occhiali?"
" Ci vuole una bottiglietta d'acqua" "La riempiamo noi in bagno"
"MAMMMA non trovo più il tappo!!!" " Cercalo."
"Gliel'ho trovato io...mamma"
"Mi chiudi bene la bottiglia?"
Dopo un po' sono tutti e due con lo zainetto in spalla e il cappellino in testa pronti a partire.
"E' pronto venite a tavola"
Il nanetto si affaccia sulla cucina e butta un occhio verso le padelle. Vede qualcosa che non lo convince ovvero non è pasta in bianco o al pesto. 
"Io non ho fame mangio solo la frutta"
"Chi non mangia non va in gita"
"MA IO NON HO FAME MANGIO SOLO LA FRUTTA"
"Chi non mangia non va in gita! Devi almeno assaggiare."
"Va bene. Assaggio poco ma non mangio le carote"
Infatti è zucca. Cerco di togliere i pezzi grossi
"Ti ho messo poca pappa assaggia"
"NO me ne hai messa tanta e ci sono le carote...."
"ASSAGGIA"
Mercanteggiamo sulla quantità di forchettate che deve ingoiare e non si capisce se veramente non gli piace il mio buonissimo risotto o lo fa solo per partito preso.
Dimenticavo entrambi sono a tavola con il cappellino in testa. Non quello che porteranno in gita ma quello da tigre preso l'anno scorso al lago di garda.
Alla carne si entusiasmano e cercano di tagliarla con il coltello.
Nano grande: "Sai qual'è il segreto della carne buona che prepara la nonna?"
"Non so.. dimmelo"
"Il burro. La cuoce nel burro!"
"Appunto. QUESTA é cotta nel burro" (In effetti di solito uso solo l'olio)
"Non si sente"
Nano piccolo: "Ancora!! Io sono appassionato di carne"
"Non avevi detto che mangiavi solo la frutta?"

Verso le 21 abbiamo finito di cenare.
Il nano grande è troppo stanco per fare il compito e ci accordiamo sul fatto che lo chiamerò prima domattina per finire. Senza tante storie si prepara e va a nanna.
Gli altri due entrambi in bagno, in un bagno diverso. Cacca, pipi, lavarsi, cambio e denti.
Io faccio la spola da un bagno all'altro. E in tutto questo tempo uno dei nostri gatti quello più grande e pacioso mi segue passo passo e ogni tanto fa "Miaooooo". HA FAME ANCHE LUI
"Hai finito di fare la cacca?"
Lei: "Si... cioè no"
"Vado ad aiutare tuo fratello"
Miaooooooooo
Lui:"MI FA MALE un piede!"
"Intanto cambiati! mettiti i pantaloni del pigiama!"
"NOOO mi fa male"
"Ma se ti fa male un piede PUOI mettere i pantaloni"
Lei: "MAMMMA VIENI?"
Miaoooooooooo
"Che c'è?"
"Guarda!!!"
"Vedo. C'è una formichina nella doccia.. che carina"
"E' una formicona! Ho paura!"
"Ma va là! come fai ad avere paura di una formichina dai! Torno subito."
Miaooooooooo
Da lui: "Allora? Lavati i denti anche senza calze e pantaloni dai. Poi guardiamo sto piede."
Da lei "Perché cerchi di schiacciare la formica con la bacinella?"
"Non la sto schiacciando!! E' lei che si è messa SOTTO!"
Da lui "Ti sei lavato i denti? Fammi vedere questi piedini. Sei un po' spelato"
"Mamma ci vuole un cerotto"
I cerotti sono nell'altro bagno.
Miaooooooooo
Lei: "Mamma perché vai sempre via? Staaaaaaai un po' coooon meeeeeee!"
"Va bene dai. Lavati i denti."
Ci sono 5 spazzolini in ogni bagno e dovrebbero esserci 3 tipi di dentifrici per ogni fascia d'età. Quello giusto è sempre finito.
"Usa quello di tuo fratello" "Ma sa di menta...."
Lei è pronta finalmente ma cerca di entrare nell'altro bagno dove il ferito al piede aspetta i cerotti.
Tenta anche di dire che anche lei pensandoci bene in effetti avrebbe un piede un po' malato ma la spedisco a letto.
Il gatto ne approfitta per cercare di entrare in bagno pure lui. Cacciato fuori gratta contro la porta.
Mettiamo un cerotto per alluce.
"Ma danno un po' fastidio.."
"Eh beh se vuoi i cerotti..."
"Si toglieranno?" "NOOO con le calze no stai sicuro" "E con  le scarpe?" "Vedremo domani.."
L'ultimo cerotto al braccio l'ha voluto tenere per parecchi giorni anche quando la ferita era completamente guarita
"Mi dai un bacio e poi vai a nanna e dormi subito che domani c'è la gita"
Bacio dolce. "Me ne dai un altro?"
"mammmaaaa ti voglio taaanto beeene"
Mi sciolgo.
Ultima discussione sulla canzoncina da mettere per la nanna.
Do finalmente da mangiare anche al gatto e lo metto fuori e mi accascio un momento sul divano prima di iniziare a riordinare la cucina. Sono le 21,40. Comunque tardi per la nanna. Vorrei che dormissero prima.
Il pipistrello questa sera - come spesso per lavoro - è evaporato e comparirà solo verso mezzanotte.
Buona notte. Un'altra giornata è finita e domani si ricomincia felicemente.
NOOOO c'è la gita! domani dobbiamo uscire TUTTI di casa alle 8 e un quarto!
Chissà se ce la faremo...
Questo post partecipa al blogstorming

mercoledì 2 maggio 2012

Attimo fuggente


Sfidando le pessime previsioni del tempo abbiamo trascorso il ponte del primo maggio in montagna con amici. Il clima comunque freddo ma con sprazzi di sole alternati a pioggerellina ci ha permesso di stare fuori per gran parte delle giornate.
E' stato un tempo fatto di tutto e di niente ma soprattutto di giochi di bimbi all'aria aperta.
Un tempo di passeggiate e corse in bicicletta, di pistole fatte con un rametto e poi dipinte con i pennarelli, di palle tirate sul prato davanti a casa con due alberi a fare da porta.
Un tempo di gare con le macchinine sopra improvvisati muretti di pietre, é stato tirare i sassi nel torrente e costruire un vulcano con la sabbia del parco giochi.
"Mamma come si chiama il vulcano che c'é a Milano?" "A Milano? A Milano non ci sono vulcani. E' a Napoli e si chiama Vesuvio"
E' stato giocare a nascondino con mamma e papà, e papà che fa finta di non arrivare in tempo a toccare casa, e la bimba che non conosciamo che chiede di giocare con noi, e mamma che si nasconde maldestramente dietro un albero, e ancora ridere tantissimo, di niente...
E poi un attimo dopo, pensi a quanto durerà ancora e speri per sempre e che per sempre possano divertirsi con due sassi e un pezzo di legno, o un ramo d'albero curvo che sembra un punto interrogativo e un grande uncino per catturare i nemici.
E speri che non arrivi mai il momento in cui tutto questo li annoierà a morte e chiederanno solo di poter accendere la tele, o il pc, o la play station o qualsiasi altra diavoleria elettronica che li alieni da questo meraviglioso mondo.
Speri che non arrivi mai, ma sai che sarà così, prima o poi, speriamo poi....

mercoledì 25 aprile 2012

Mister precisione

Colazione: solo io e il nanetto a tavola.
"Stai attento che tiri via il tavolo" (In effetti tendo spesso a straparlare, sarà la stanchezza cronica...)
"Volevi dire la tovaglia!"
"Si...mi sono sbagliata.." 
Interno giorno, pipistrello in bagno.
Si affaccia il nano piccolo: "Papà cosa stai facendo?"
"Mi faccio la barba"
"Papà... ti stai radendo"
"Si é vero, scusa ... mi sto radendo!"
... cerchiamo di utilizzare le parole appropriate...
Qualche giorno dopo ho fatto 'testare' ai bimbi un corso di lingue on line per bambini.
La nanetta si é stufata subito... come di qualsiasi altro genere di impegno intellettuale. Non sappiamo ancora bene se da grande vorrà fare la velina ma io penso che ci stupirà con effetti speciali.
Il nanetto ha scelto invece la lezione di prova sui colori in CINESE e se ne stava tutto intento davanti al pc con le cuffie in testa e biascicando parole incomprensibili mentre ascoltava le canzoncine del corso..

venerdì 23 marzo 2012

John Travolta

La maestra dei nanetti mi ha chiesto davanti a tutti i genitori alla fine di una riunione di classe se il pipistrello possiede un paio di pantaloni leopardati.
Questo perché la nana l'ha ritratto così, in un improbabile posa alla John Travolta...
Con un certo imbarazzo le ho risposto che no, non mi risulta possegga un paio di pantaloni del genere.
E' pur vero che nella porzione di armadio del pipistrello e da lui personalmente gestita si possono trovare indumenti vintage di vario genere: una cravatta rossa con i fumetti, qualche maglione simile al maglione con il cervo davanti indossato da Colin Firth nel film Bridget Jones, completi giacca e cravatta probabilmente risalenti agli anni 70.
Se solo potesse esporli al mercatino di Camden Market a Londra farebbe un affarone.
Però con i pantaloni leopardati no, proprio non me lo vedo.
Neanche la maestra, che si é fatta delle grasse risate davanti allo sguardo fra il perplesso e il risentito della nanetta.

venerdì 16 marzo 2012

Tentazione irresistibile


Ebbene si, non ho potuto resistere, non ce l'ho fatta e ho cliccato.
Non ho saputo resistere all'ultima tentazione delle offerte d'acquisto.
Ho comprato un abbonamento a 6 mesi di palestra/piscina open tutto compreso ad un prezzo stracciato pensando che se anche ci dovessi andare solo una volta al mese sarebbe stato comunque molto conveniente.
Era da un po' di mesi che aspettavo quest'occasione e già me n'ero lasciata sfuggire una qualche tempo fa.
Nella mia prima vita mi é sempre piaciuto tenermi in forma. Non che sia mai stata una sportivona accanita però un minimo di tonicità e resistenza!!
Poi ci sono stati gli anni in cui il pipistrello pagava la mia e la sua iscrizione ad una strepitosa palestra vicino a casa per cui abbiamo continuato ad elargire una sorta di beneficienza pagando e non andandoci quasi mai...
Adesso che stramazzo al suolo distrutta dalla stanchezza e mi trascino con la schiena a pezzi sento un disperato bisogno di tirarmi un po' su.
L'anno scorso - per un breve periodo per carità - avevo stoicamente iniziato a fare ginnastica un quarto d'ora ogni mattina. Avevo ripescato un manualetto che ha la pretesa di rimetterti in sesto con una serie di esercizi graduali che devono essere eseguiti esattamente utilizzando al massimo 15 minuti. Meraviglioso... peccato che io non abbia avuto la costanza di proseguire fino ad ottenere la forma perfetta... non staremmo qui a parlare di palestre.
E adesso? Adesso devo riuscire ad andarci. Già il verbo 'devo' mi suona male e soprattutto mi suonano male i commenti di tutti i sabotatori di cui é piena la mia vita.
Colleghi, amici e parenti che mi sfottono convinti che non ce la farò...
Si sbagliano di certo.
La prima settimana sono passata a vedere il posto e a prendere la scheda con gli orari dei vari corsi.
La seconda settimana ho pensato quali potrebbero essere i momenti migliori per andarci.
La terza settimana mi sono un po' ammalata e quindi non era mica il caso di aggravare il mio stato di salute.
Oggi é arrivato l'addebito sulla carta di credito e ancora non ho messo piede in palestra o piscina. Devo ancora riesumare la borsa e verificare se dispongo di un abbigliamento adeguato. Probabilmente non ho neanche più un costume da piscina degno di questo nome. Posso andare in piscina col bikini della scorsa estate?
E le scarpe? Dovrebbero ancora andare bene quelle che possedevo sei o sette anni fa..
Il pipistrello porta avanti una meravigliosa tattica di resistenza passiva.
"Ma fai benissimo. Vai pure quando vuoi.... magari nell'intervallo di pranzo?"

lunedì 5 marzo 2012

Non parlare con gli sconosciuti

Sono stata in montagna con i bambini nelle vacanze di carnevale. Solo io perchè il pipistrello aveva impegni notturni di lavoro e ci ha spediti e impacchettati il sabato mattina con macchina mia stracolma di ogni ben di dio.
Una mattina, tra l'altro nell'unica giornata di tempo brutto e freddo con nevischio e temperature sotto zero, ho portato i nanetti sulla neve.
Il nano grande scia e quindi sono andata a prendergli il biglietto per il baby e ho lasciato qualche minuto i nani gemelli da soli sulla pista di bob a fianco.
In realtà mentre armeggiavo con gli scarponi e aiutavo il grande a partire vedevo comunque la tutina rosa della nanetta lì a pochi metri da me.
Compiuta l'operazione imbarco sul baby mi sono riaffacciata sulla pista da bob e ho visto con orrore il nanetto piccolo sdraiato nella neve con la sua tuta rossa e circondato da tre o quattro adulti sconosciuti.
Un tuffo al cuore e mi precipito da lui per vedere se é stato investito da una slitta o é caduto o cosa caspita possa essere successo. Lo tiro su mentre mi guarda attonito e non risponde alle mie domande...
Finalmente riesco a prenderlo in braccio e ci avviamo verso l'unico posto riparato e al caldo, ovvero la casetta dove affittano gli sci. I premurosi soccorritori mi accompagnano portandomi il bob, lo zainetto, la nanetta al seguito e mi chiedono se non sia il caso di chiamare un ambulanza.
Nessuno ha visto che cosa sia successo, solo l'hanno trovato sdraiato nella neve e hanno giustamente pensato che stesse male. Per di più lui non proferisce verbo e non ha potuto confermare se ci fosse o meno qualche problema.
Io sentendomi madre degenere cerco di giustificarmi per averlo lasciato qualche minuto e rischiato che chiamassero polizia e ambulanze e io finissi in prigione per abbandono di minore.
Non appena lo siedo sulla panchina della casetta, al calduccio, gli ritorna immediatamente la parola e come sospettavo non ha un bel niente.
Solo aveva freddo alle manine e ha deciso di sdraiarsi nella neve..
La sorella mi conferma che ha cercato di spiegarlo a quei signori che lui aveva solo un po' freddo alle mani..
Quando cerco di spiegargli che almeno deve rispondere se qualcuno gli chiede se sta male o se é caduto, e perchè non ha parlato con le persone che volevano assisterlo il ribaldo mi grida un po' isterico: "Perchè non li conoscevo!!!"
Il ragionamento non fa una grinza...

mercoledì 15 febbraio 2012

Gemelli tremendi

Il pipistrello stamattina ha accompagnato i gemelli alla materna, come quasi tutte le mattine. La maestra l'ha fatto entrare e davanti a tutta la classe (e al loro papà pipistrello) ha chiesto ai gemelli di non fare più quello che pare facciano abitualmente: picchiare i compagni!!! Gulp! Tutti e due? non solo il nano maschio che la faccetta da teppista l'ha sempre avuta già da neonato. E' nato con le basette e la schiena pelosa che pareva appena uscito da una birreria. Ma no anche la nana femmina, la mia bambina biondina con la faccia d'angelo? E' vero che deve difendersi da due fratelli maschi però.... che vergogna. A cena gli sfrontati hanno negato ogni cosa. Lui spudorato ha messo su una faccia sorniona, lei colpita nel segno mi ha fatto una linguaccia e si é messa a fare l'offesa.

martedì 14 febbraio 2012

Surgelati

Ogni tanto mi capita di essere contattata da una nota casa di vendita surgelati a domicilio e proprio ogni tanto, ma meno di una volta ogni paio di mesi, acquisto qualche cosa. Il fatto é che aveva cominciato a telefonarmi una signora super gentile che ogni volta tenta di convincermi a prendere solo 'qualcosina' giusto per avere il tal catalogo e così via. E proprio perché é veramente così gentile io ogni tanto se so di essere a casa il venerdì quando solitamente consegnano nella mia zona oppure se mi manca proprio quel prodotto mi lascio convincere. E così é stato la settimana scorsa.
Peccato che poi il venerdì in questione abbia cambiato i miei programmi e quindi - sapendo che non sarei stata a casa - e soprattutto essendomi miracolosamente ricordata dell'appuntamento, ho telefonato al numero verde per avvisare. Dal numero verde gentilmente mi fanno sapere che sarò ricontattata.
Ieri sera mi chiamano. Non era la signora gentile. Era la signora scorbutica.
"Buonasera abbiamo una consegna per lei"
"Bene"
"Passiamo venerdì prossimo"
"Bene, io sarò a casa verso le 20"
"Noi consegnamo fra le 19.30 e le 20"
"Io non arrivo prima delle 20"
"Non c'è nessuno in casa alle 19.30?"
Ma no 'sciocchina' altrimenti non ti avrei detto di passare alle 8.
"E all'ora di pranzo?"
Nemmeno. Spazientita lei - e tanto più io - le ho detto che magari ci sentiamo un po' più avanti.
Ma spero che mi richiami la signora gentile con cui avrei sicuramente trovato un accordo (come ho sempre fatto) e non mi hai mai fatto pesare la mia scarsa presenza in casa. In fondo sono loro che volevano vendermi qualcosa.
Mi sa che la prossima volta i surgelati li compro al supermercato.

Coinvolgimento

Questa sera ho deciso di iniziare la mia opera di coinvolgimento dei bambini nell'organizzazione della casa. Già di solito cerco di farmi aiutare da loro in qualche piccola cosa tipo preparare il tavolo o cucinare. Siccome a scuola sono abituati ad avere degli 'incarichi' che a turno ogni settimana vengono scambiati con gli altri bambini tipo versare l'acqua a tavola ai compagni o raccogliere i quaderni, ho pensato di stilare con loro una lista degli 'incarichi' che potrebbero svolgere a casa e poi assegnarli a turno. Ho preparato un foglio da compilare per questa prima settimana. Staremo a vedere

mercoledì 1 febbraio 2012

Crema di zucca

La nonna era preoccupata perchè non sapeva a chi regalare le zucche del suo giardino. Poi ha realizzato che noi ne mangiamo a chili. Per di più ce la regala già pulita, tagliata a pezzi e spesso già surgelata.
Io la faccio bollire (6 etti di zucca e 3 etti di patate) poi aggiungo latte e burro e frullo tutto. Una squisitezza e la mangiamo con i crostini di pane o i grissini. E' il mangiare antico che per fortuna piace molto anche ai bambini