martedì 19 marzo 2013

400 kilometri in un giorno

La settimana scorsa è stata un po' faticosa: piccoli malesseri, notti insonni, molto lavoro, tutte due le auto dal meccanico, preoccupazioni in ordine sparso. Insomma una cappa un po' pesante di pensieri non proprio radiosi.
Sabato mattina ci siamo svegliati con una meravigliosa giornata di sole.
Abbiamo, ho bisogno soprattutto io, di cambiare aria.
Quindi si parte per una veloce gita in montagna.
Partiamo tardi perché il nano grande, in vena di affermare la sua autonomia, decide di opporsi tenacemente alla nostra proposta e scatena un furioso capriccio.
Per l'ora di pranzo siamo finalmente seduti sulla neve a mangiare panini al sole.
Immersi in tutta quella luce e aria frizzante spariscono in fretta i malumori e si schiariscono i pensieri.
I nani giocano con bob e slittini e costruiscono una specie di igloo con gli amichetti e anche l'ottenne finalmente si diverte e dimentica le bizze del mattino.
Dopo merenda si torna, cento kilomentri per andare e cento per tornare.
Il pipistrello ci lascia  a casa per l'ora di cena e riparte al volo in un'altra direzione per la sua serata di lavoro: altri cento kilometri per andare e cento per tornare finalmente a notte fonda.
Non si può certo dire che questo papà non ci voglia bene! Auguri!

lunedì 11 marzo 2013

Innocenza tradita

Sabato pomeriggio nel giardino della casa di E compagno del nano grande. Tre bimbi stanno giocando: c'è anche un'amichetta di E.
Di là dalla recinzione del giardino passano due ragazzi adolescenti o poco più.
Si fermano e cominciano a fare domande ai bimbi: come ti chiami, dove abiti, da dove si passa per entrare, ecc.
I bambini si sono portati in giardino i loro giochini elettronici. I ragazzi grandi chiedono di poterli vedere e i due bimbi ingenuamente glieli passano.
La bimba no e cerca anche di allontanarsi per andare a chiamare il papà di E che è lì vicino ma i ragazzi la richiamano. Alla fine se ne vanno dopo aver sottratto la scheda con i giochi del nano. I bimbi vanno a chiamare il papà di E che cerca inutilmente di rincorrere i due ladruncoli.
Il nano poi a casa li descrive con accuratezza e sembra minimizzare l'accaduto salvo poi scoppiare in un pianto irrefrenabile e liberatorio al momento della nanna.
Non è successo niente di grave o di irreparabile però l'ingenuità e la fiducia di un bimbo sono state tradite.
E sapere razionalmente che non bisogna fidarsi sempre degli estranei dopo aver sentito i genitori ripeterlo tante volte come un mantra , è molto diverso che viverlo sulla propria pelle e con le proprie emozioni.
Da oggi il nano é un po' più grande suo malgrado ed avrà un pochino meno fiducia - purtroppo - nel mondo che sta là fuori.

venerdì 8 marzo 2013

E' stato solo un caso

Venerdì pomeriggio della settimana scorsa.
Nano grande. "Oggi forse ho preso 10 di flauto.... Io e M. siamo i più bravi della classe!"
"Posso farti sentire che suono l'Inno alla gioia?"
La richiesta è arrivata venerdì sera mentre ero impegnata a preparare la cena e poi quando era ormai tardi e si doveva andare a dormire e poi sabato mattina prima delle 9 quando sicuramente qualcuno dei nostri vicini tentava ancora di dormire...(avete presente come si propaga il suono di un flauto in un condominio? e l'effetto che può avere sulle orecchie degli uditori soprattutto quando l'esecuzione non è proprio perfetta?)
La richiesta è stata accompagnata da tentativi ripetuti e maldestri interrotti tristemente dopo poche note e con sbatacchiamento del flauto sul divano, e dopo mia preghiera di non torturare troppo il nostro udito..
Un paio di mattine dopo mentre lo accompagno a scuola.
Scuote la testa: "Non riesco più a suonare. Forse é stato solo un caso che sono riuscito a farlo bene con il maestro..."
"Ma no! Non è stato un caso, è che eri concentrato, non c'erano distrazioni e il flauto era in condizioni perfette... Vedrai che ci riesci di nuovo!"
Mi ero ripromessa di dedicargli un momento solo per quello, in cui mi vedevo seduta tranquilla sul divano predisposta ad ascoltarlo, avrei zittito i suoi fratellini intrattenendoli con qualcos'altro e avremmo creato le condizioni ideali per una grande performance. Incoraggiandolo pazientemente nel caso non fosse subito venuta benissimo..
Invece la settimana è passata in un lampo e con il solito turbinio di cose da fare e il momento speciale dedicato al flauto è passato in cavalleria..
Ieri sera dopo aver rimandato all'infinito  i compiti rimasti da fare (studiare geo e scienze) e aver finito alle 22,30 andando a dormire un'ora dopo il solito e avendo in sottofondo i miei rimbrotti:
"Domani c'è musica... non ho più suonato il flauto!"
"Certo non puoi metterti ADESSO a fare esercizio!!"
Stasera sapremo se è stato solo un caso...

venerdì 1 marzo 2013

Congiura

E' iniziato martedì sera: l'attaccapanni in camera dei bambini si è staccato dal muro. E' crollato da un lato. Forse qualcuno ha tirato troppo per prendere una giacca o forse si era stufato di rimanere appeso alla parete.
Mercoledì mattina mi sono alzata e come al solito sono andata in cucina e ho tentato di tirare su la persiana... si è rotto l'avvolgibile. La persiana è ricaduta pesantemente sbarrandoci la vista. Per fortuna c'è la porta finestra per andare in giardino da cui arriva la luce naturale.
Stasera sono entrata in casa e ho trovato i bambini e il pipistrello con il termoventilatore acceso in salotto e i termosifoni gelati. La caldaia è andata in blocco.
Ho telefonato al tecnico sperando che mi aiutasse a risolvere il problema per telefono come è già successo un'altra volta. Niente. Mi ha fatto fare un po' di prove, ha abbozzato una diagnosi ma il problema non è risolvibile.
Com'è che a volte in una casa cominciano a rompersi le cose tutte insieme?
Non sarà mica perché proprio sabato io e il pipistrello DA SOLI dobbiamo andare in gita tutto il giorno in un centro termale in montagna con piscina in mezzo alla neve e cena compresa?
E' un bellissimo regalo che ci hanno fatto a Natale dei carissimi amici-parenti.
Una parte fondamentale del regalo consiste nel fatto che loro - bambini compresi - si sono resi disponibili per trasferirsi a casa nostra fin dal mattino e stare con i bambini tutto il giorno e la sera in modo da permetterci di godere di questa giornata.
E' mai possibile che dobbiamo ospitarli in una casa letteralmente fredda, senza acqua calda e con la cucina mezza al buio? Ovviamente no.
Domani pomeriggio mi prendo mezza giornata di ferie e aspetto a casa il tecnico della caldaia e lo zio bravissimo e disponibile a venire a vedere come aggiustare la serranda.
Si romperà ancora qualcos'altro per impedirci di apprezzare il nostro regalo? SPERIAMO DI NOOOO