mercoledì 2 maggio 2012

Attimo fuggente


Sfidando le pessime previsioni del tempo abbiamo trascorso il ponte del primo maggio in montagna con amici. Il clima comunque freddo ma con sprazzi di sole alternati a pioggerellina ci ha permesso di stare fuori per gran parte delle giornate.
E' stato un tempo fatto di tutto e di niente ma soprattutto di giochi di bimbi all'aria aperta.
Un tempo di passeggiate e corse in bicicletta, di pistole fatte con un rametto e poi dipinte con i pennarelli, di palle tirate sul prato davanti a casa con due alberi a fare da porta.
Un tempo di gare con le macchinine sopra improvvisati muretti di pietre, é stato tirare i sassi nel torrente e costruire un vulcano con la sabbia del parco giochi.
"Mamma come si chiama il vulcano che c'é a Milano?" "A Milano? A Milano non ci sono vulcani. E' a Napoli e si chiama Vesuvio"
E' stato giocare a nascondino con mamma e papà, e papà che fa finta di non arrivare in tempo a toccare casa, e la bimba che non conosciamo che chiede di giocare con noi, e mamma che si nasconde maldestramente dietro un albero, e ancora ridere tantissimo, di niente...
E poi un attimo dopo, pensi a quanto durerà ancora e speri per sempre e che per sempre possano divertirsi con due sassi e un pezzo di legno, o un ramo d'albero curvo che sembra un punto interrogativo e un grande uncino per catturare i nemici.
E speri che non arrivi mai il momento in cui tutto questo li annoierà a morte e chiederanno solo di poter accendere la tele, o il pc, o la play station o qualsiasi altra diavoleria elettronica che li alieni da questo meraviglioso mondo.
Speri che non arrivi mai, ma sai che sarà così, prima o poi, speriamo poi....

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